La Tavola dei Sentimenti

Vi siete mai chiesti da dove arrivano i sentimenti?

Da dove arrivano i miei sentimenti? Perché in quel preciso momento provo rabbia, oppure delusione, oppure felicità?

  • Perché Io sono felice?
  • Perché Io sono arrabbiato?
  • Perché Io sono triste?
  • Perché Io mi sento una nullità?

Non a caso scrivo “Io” con la i maiuscola, perché le emozioni sono solo nostre, solo noi sappiamo quanto è forte quella emozione, quanto ci fa male quella delusione, quanto ci fa stare bene quella felicità.

Per questo motivo per capire a pieno i nostri sentimenti dobbiamo mettere Noi Stessi al centro, Noi per primi.

In psicologia l’Io rappresenta la psiche. L’Io reagisce a stimoli ambientali con delle reazioni emotive: curiosità, paura, sorpresa ecc…

Ma da dove arrivano queste reazioni emotive?

Questa di cui vi parlerò è una teoria orientale che cataloga i sentimenti e cosa noi proviamo e cerca di trovare la loro origine. Quindi non è una tematica affrontata dalla normale psicologia. Questa teoria può essere descritta con un modello a sfera. Al centro ci sono le origini dei nostri sentimenti ovvero: SPERANZA e PAURA. Ciò che ci fa stare bene e ciò che ci fa stare male.

  • La Speranza produce Potenza, Gioia e Serenità
  • La Paura produce Rabbia di Indignazione, Rabbia di Sfida, Rabbia di rancore e Rabbia di Frustrazione.

La Rabbia è una risposta automatica ad un sentimento di paura, a qualcosa di nuovo che non si conosce e che si crede di non poter far nulla per cambiarlo.

Un comunissimo esempio è rappresentato da un dipendente che lavora il minimo possibile per non essere licenziato. Nell’azienda subentra un nuovo dipendente molto produttivo, immediatamente la persona pigra al posto di mettersi al lavoro per non essere confrontato col nuovo collega inizia a provare sentimenti di rabbia verso il nuovo arrivato. Ha paura di perdere il posto ma non vuole far nulla di più di quello che ha sempre fatto. E quindi impegnerà le sue energie per screditare il collega, prenderlo in giro, bullizzarlo…

La Speranza invece infonde nella persona una sorta di energia positiva che lo rende felice, propositivo (quindi forte) e sereno. Non a caso quando ci sentiamo felici ci sentiamo pieni di energie e forti.

La Paura al contrario infonde alla persona uno stato di irrequietezza che non lo fa stare tranquillo, non lo fa sentire adeguato, lo fa sentire sbagliato e cercherà di farsi piccolo piccolo per non occupare spazio, per non farsi vedere, per non essere notato dagli altri.

Chi ha paura spesso non trova una via di uscita ai suoi problemi e teme nel parlarne perché è consapevole di star ancor più male esternando il dolore, lo renderebbe ancora più reale. Questo però è un processo necessario per affrontare la paura, perché sì la paura va affrontata e sconfitta, altrimenti lei batterà noi e ci spingerà a gesti irrazionali e privi di logica.

Bisogna saper accettare i NO

Talvolta però un forte sentimento positivo può dal nulla trasformarsi in un sentimento negativo a causa di una reazione del mondo esterno. Un esempio calzante è un ragazzino follemente innamorato di una ragazza della sua classe. Con il rifiuto il sentimento di amore del ragazzino si tramuta in un sentimento di rabbia verso quella persona che può sfociare in odio oppure in depressione e portare il ragazzo a pensare “Non sono abbastanza” oppure “chi vorrebbe mai bene ad uno come me?”. Che sia odio o depressione si tratta sempre di un sentimento negativo che ha origine dalla rabbia.

Aiutare non costa nulla

Può accadere anche il contrario, un forte sentimento di odio ed invidia verso una persona può essere trasformato in un sentimento di ammirazione e rispetto, questo accade ad esempio quando la persona invidiata si dimostra gentile, comprensiva verso un proprio problema o addirittura salva la vita al diretto interessato. Questo è un caso un po’ più raro del precedente perché difficilmente una persona ammette di essersi sbagliata su una persona e inizia a rispettare il proprio “nemico”.

Purtroppo l’uomo tendenzialmente ha un animo cattivo e quindi in moltissime situazioni reagirà con sentimenti negativi (invidia, gelosia, odio, ira, inadeguatezza), ciò non vuol assolutamente dire che tutti siamo cattivi.

Quante volte nella nostra vita abbiamo subito o fatto violenza gratuita (ovviamente verbale intendo) rispetto ad una persona che magari neanche consociavamo? Immagino tante, o almeno per me lo è stato e mi sono sempre chiesta il perché e la mia mente scientifica ha sempre cercato una risposta razionale a questa domanda…Ma purtroppo questo quesito non richiede una risposta razionale, perché i sentimenti non sono razionali e per comprenderli dobbiamo dimenticare la logica e affidarci all’istinto, alle sensazioni, al linguaggio del corpo.

Detto ciò spero di avervi fatto appassionare un po’ all’origine dei sentimenti e vi allego anche la Tavola dei Sentimenti: